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Numéro 61 - 07 septembre 2016
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Ma liberté (texte italien et français)

Allégorie de la liberté, Jean-Guillaume Moitte, dessinateur et Jean-François Janinet, graveur, Paris, 1792.

 

La liberté est une notion abstraite qui peut signifier différentes choses selon les personnes et l'âge. Ma conception personnelle de la liberté, par exemple, se propose toujours de tolérer et, autant que possible, de dépasser le poids  des conditions difficiles que représentent les obstacles, les handicaps, les limitations...bien que les limites soient, par définition, le contraire de ce qu'on entend généralement par «liberté».

"Ma liberté s'arrête là où commence la vôtre», a déclaré Martin Luther King (on retrouve le même sens dans la déclaration des droits de l'homme et du citoyen du 26 août 1789).  Être libre ne veut pas dire de ne pas avoir de contraintes, règles ou normes. Si nous vivions simplement il n'y n’aurait pas le problème de la liberté. Seulement,par le fait que dans le monde nous sommes plus d'une personne à penser différemment, on ne peut pas  faire ce qu'on veut sans règles minimales d'ajustements à la société. Donc, la liberté a des limites : tout le monde peut faire ce qu'il veut sans nuire à son voisin.

Curieusement en Italie, a récemment fait son chemin une utilisation assez originale de "liberté",  par d'anciens et  nouveaux acteurs politiques : "La casa delle libertà"  et "Il popolo della libertà " pour Silvio Berlusconi par exemple, " Futuro e libertà " autre formation de l'ancien numéro deux de Berlusconi, Gianfranco Fini... dans ces cas, l'idée de  liberté s’affirme  dans l'absence de faiblesse ou mieux de contrôle, et c'est une notion que les néo-conservateurs ont hérité des grands fraudeurs de l'impôt....les hommes libres, pour eux, sont ceux qui parviennent à éviter que l'État ne mette «les mains dans leurs poches», les forçant à payer (ce qui pour eux est du vol) l'impôt. Liberi sont ceux qui, dans le domaine de la construction, les constructeurs et les spéculateurs, ont l'argent et le nerf de le faire, agissent pour leur interets dans la facon de faire souffrir les autres des dommages collatéraux. Dans un certain sens, il semble que l'idée de plus en plus répandue de la liberté soit celle de libéralisme, chose arbitraire, arrogante, de pouvoir. Ce à quoi nous sommes revenus, peut-être, est le moment où avant la Révolution française, les libertés étaient les privilèges de la noblesse et du clergé, et maintenant celles  des grandes entreprises d'intérêts économiques et financiers.

"Ma liberté s’arrête là où commence la vôtre» je ne suis pas entièrement d'accord, parce que cela signifie que nos libertés sont séparées : on ne se soutient pas les uns les autres. Pire, elles sont  alternatives : parce que la vôtre commence, la mienne doit finir. Et puis vice-versa : où je commence à être libre, vous devez arrêter de l'être. Ce genre de liberté a été appelée «la liberté de non-ingérence". On ne doit pas s'immiscer dans la conduite des autres.

En vérité, nous devrions commencer à corriger comme ça : ma liberté existe "si" la vôtre existe. Je ne suis pas libre "si" vous ne l'êtes pas ; ma liberté est vraie et digne "si" elle soutient vos revendications, et vice versa. Dans une interview en Avril 1945, Gandhi a dit: «Seulement quand le dernier peut dire "J’ai obtenu ma liberté ", alors je peux dire que j’ai obtenu la mienne."

 

“L’aspiration à la liberté illimitée, si elle n’est pas tempérée par l’amour de l’humanité et le désir que chacun jouisse d’une liberté égale, pourrait bien créer des rebelles qui, s’ils sont assez forts, deviendraient vite des exploiteurs et des tyrans, mais jamais des anarchistes.” Errico Malatesta

http://isole.ecn.org/contropotere/convegno/relazione_Papa.htm

 

 

Libertà è una parola astratta, può avere significati diversi a seconda delle persone e dell’età. Il mio personale concetto di libertà ad esempio nasce sempre dal sopportare e possibilmente superare il peso supplementare di condizioni difficili che rappresentano ostacoli, handicap, limitazioni. Benché le limitazioni si pongano per definizione all’opposto di quello che si intende per “libertà”, tuttavia ritengo che questa si possa apprezzare anche e soprattutto attraverso la durezza delle limitazioni.

“La mia libertà finisce dove comincia la vostra” diceva Martin Luther King (si ritrova lo stesso significato nella dichiarazione dei diretti dell'uomo e del cittadino del 26 agosto 1789). Essere liberi non significa non avere costrizioni, regole o norme, infatti, se vivessimo soli non avremmo il problema della libertà, ma solo per il fatto che nel mondo siamo più di una persona non si può pensare di fare tutto ciò che si vuole senza un minimo di regole essenziali per la normale convivenza civile. Per libertà comunemente intendiamo essere liberi di fare quello che vogliamo. In un certo senso è così, ma, come detto prima, se non rispettiamo la libertà degli altri possiamo spesso danneggiare l’altro se vogliamo cose che l’ altra persona non vuole. Quindi la libertà ha dei limiti: ognuno può fare quello che vuole ma non può danneggiare chi gli sta vicino.

Curiosamente negli ultimi tempi in Italia si è fatta strada un’idea di libertà piuttosto originale, parecchio diffusa tanto da spingere ad utilizzare la parola “Libertà” nella denominazione di vecchi e nuovi soggetti politici: “La casa delle libertà” prima e  il “Popolo della libertà” poi per Silvio Berlusconi ad esempio, “Futuro e Libertà” altra formazione di destra di Gianfranco Fini ex numero due di Berlusconi … in questi casi l’idea di libertà dell’individuo si afferma soprattutto nella debolezza o meglio nell’assenza di controlli ed è un’idea che i neocon hanno ereditato dai grandi evasori. Liberi, per loro, sono quelli che riescono ad evitare che lo Stato metta “le  mani nelle loro tasche” costringendoli al pagamento (che per loro è un furto) delle tasse. Liberi sono in edilizia, quelli che, i costruttori/speculatori, avendo i soldi e la faccia tosta per farlo, costruiscono per il solo interesse personale alla faccia delle regole e soprattutto di chi ne subirà i danni. In un certo senso appare sempre più diffusa un’idea di libertà che si fa arbitrio, prepotenza, potere. Quello cui stiamo tornando, forse, è il tempo in cui, prima della rivoluzione francese, le libertà erano i privilegi dei nobili e del clero, oggi dei grandi interessi economici e finanziari.

«La mia libertà finisce dove comincia la tua», a ripensarci non sono del tutto d’accordo, perché questo vuol dire che le nostre libertà sono separate: non si sostengono l’una l’altra. Peggio, sono considerate alternative: perché cominci la tua deve finire la mia. E quindi viceversa: perché io possa cominciare ad essere libero, tu devi finire di esserlo. Essere libero vuol dire non avere l’altro tra i piedi. È la libertà dall’altro. Questo tipo di libertà è stata battezzata “libertà di non interferenza”. Non deve interferire nella condotta degli altri.

In verità, dovremmo iniziare a correggere quel detto: la mia libertà c’è “se” c’è la tua; io non sono libero “se non” lo sei anche tu; la mia libertà è vera e degna “se” sostiene la tua, e viceversa. In un'intervista dell'aprile 1945, Gandhi disse: «Soltanto quando l'ultimo può dire “ho ottenuto la libertà”, solo allora io ho ottenuto la mia».

"Quell’aspirazione all’illimitata libertà, se non è contemperata dall’amore degli uomini e dal desiderio che tutti gli altri abbiano eguale libertà, può fare dei ribelli, ma non basta a fare degli anarchici: dei ribelli che, se basta loro la forza, si trasforman subito in sfruttatori e tiranni" Errico Malatesta

http://isole.ecn.org/contropotere/convegno/relazione_Papa.htm

 

Gianni Marsiglia, aux Urbains de Minuit

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2 commentaires
Le 0000-00-00 00:00:00 par polydele
Chi va piano va sano, chi va sano va lontano, ma viva la liberta !!!
Le 0000-00-00 00:00:00 par polydele
Marco Masini - La Liberta

Tutta la mia roba su una sedia
come si è allargato questo letto
la tua foto che mi odia
vivo in un disordine perfetto

Barba di uno zingaro felice
sopra alla montagna del bucato
non ho più camicie
sono un po' ingrassato
un disastro nello specchio ma

W la libertà
di pigliare la vita così come viene
e andare dove va
perché un uomo da solo si vuole più bene
W la libertà
tanto dietro una donna c'è sempre una mamma
È tutto visto già
e ho imparato ad usare quest'arma: la libertà.

È finito adesso un temporale
la finestra è piena di giardini
viene voglia di pescare
di guardare un film da bambini

Vedi caro amore dittatore
si continua a avivere lo stesso
E mi batte il cuore
senza il tuo permesso
oggi e poi domani si vedrà.

W la libertà,
vorrei essere più egoista di un gatto
e avere l'umiltà
di accettarmi così che nessuno è perfetto
W la libertà
ogni giorno che passa diventa più dura
e quello che non si sa ci fa sempre paura
ma questa è la libertà

Ed è già domenica anche senza te
che sei troppo libera per pensare a me
questo amore è l'ultimo lo sapevo già
E ora quanto mi manchi accidenti alla libertà

E adesso siamo qua
è finita l'estate dei nostri peccati
seduti in questo bar
a invidiare le coccole dei fidanzati
cosa succederà?
finiremo in un gioco di amori incrociati
o ci si perderà
e sarebbe da idioti accidenti alla libertà.

Sì, sarebbe da idioti se tutto finisse qua
Perché due innamorati ce l'hanno la libertà
Numéro : 52 -